Un percorso di ipnosi regressiva è un tipo di lavoro psicologico o spirituale che utilizza l’ipnosi per aiutare una persona a esplorare ricordi, emozioni o esperienze passate che potrebbero avere un’influenza nel presente.
Questo tipo di percorso può avere diverse finalità, a seconda dell’approccio usato: terapeutico, esplorativo, spirituale o simbolico.
Cos’è l’ipnosi regressiva?
È una tecnica che permette, attraverso uno stato modificato di coscienza (ipnosi), di “regredire” nel tempo, ovvero di accedere a:
- Ricordi dell’infanzia o della vita prenatale (ipnosi regressiva terapeutica)
- Memorie di vite passate (ipnosi regressiva spirituale o esoterica)
- Contenuti inconsci o simbolici legati a traumi, blocchi o dinamiche interiori
Come funziona un percorso di ipnosi regressiva?
Ecco le fasi tipiche:
1. Colloquio iniziale
- Il terapeuta o operatore esplora i motivi della persona: ansie, blocchi, fobie, dolore emotivo, domande esistenziali…
- Vengono chiarite aspettative, intenzioni, limiti e possibili reazioni.
2. Induzione ipnotica
- Il praticante guida la persona in uno stato di rilassamento profondo tramite voce, respirazione, visualizzazioni.
- Non è sonno: è uno stato di coscienza focalizzata in cui l’inconscio è più accessibile.
3. Fase regressiva
- Si “scende” verso ricordi passati (es. infanzia, nascita, esperienze dimenticate).
- Nella regressione spirituale, si può accedere a vite precedenti o esperienze tra una vita e l’altra (secondo chi ci crede).
- L’obiettivo è rivivere simbolicamente o emotivamente un’esperienza che può aiutare a sciogliere blocchi presenti.
4. Elaborazione
- Si discute ciò che è emerso, si cercano connessioni con la vita attuale, si dà significato.
- Possono emergere emozioni intense, immagini vivide, intuizioni.
5. Ritorno allo stato di veglia
- Il praticante guida il ritorno alla piena coscienza, mantenendo uno stato di calma e integrazione.
A cosa serve?
Dipende dall’obiettivo. Ecco alcune applicazioni:
Obiettivo: Superare fobie o blocchi
Tipo di contenuti esplorati: Traumi dell’infanzia, eventi repressi
Obiettivo: Crescita personale
Tipo di contenuti esplorati: Comprensione di schemi ricorrenti
Obiettivo: Ricerca spirituale
Tipo di contenuti esplorati: Vite precedenti, karma, missione dell’anima
Obiettivo: Superare fobie o blocchi
Tipo di contenuti esplorati: Espressione di emozioni non elaborate
Obiettivo: Sviluppo intuitivo
Tipo di contenuti esplorati: Connessione con l’inconscio profondo
Ci sono rischi?
No, è però fondamentale affidarsi a operatori qualificati, meglio se con formazione psicologica.
- Falsi ricordi: la mente può “creare” scenari non reali (non è una macchina del tempo).
- Riemersione di traumi: senza un adeguato contenimento emotivo, può essere destabilizzante.
- Dipendenza da esperienze “speciali”: alcune persone cercano risposte fuori, invece che lavorare sulle responsabilità presenti.
Due approcci principali
1. Regressione terapeutica (non spirituale)
- Basata su psicologia ipnotica (es. Eriksoniana)
- Mira a rielaborare esperienze di questa vita
2. Regressione spirituale (vite passate)
- Basata su una visione reincarnazionista (non scientifica)
- Mira a comprendere nodi karmici, missioni, relazioni dell’anima
È scientificamente valido?
- L’ipnosi clinica ha validazione scientifica in ambiti specifici (dolore, ansia, gestione di sintomi).
- L’ipnosi regressiva alle vite passate, invece, non è supportata scientificamente: è considerata una pratica spirituale o simbolica.
- Tuttavia, può avere effetti terapeutici soggettivi reali, anche se le esperienze vissute non sono “oggettivamente vere”.