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Ipnosi regressiva a questa vita

Andare sulla luna, non è poi così lontano. Il viaggio più lontano è quello all’interno di noi stessi. (Anaïs Nin)

Ipnosi regressiva

La nostra memoria non è una macchina fotografica, quindi tutto ciò che ricordiamo non sempre è conforme alla realtà, ma viene filtrato da diversi componenti. Può succedere che due amici vadano insieme al cinema a vedere lo stesso film e alla fine uno si ricordi dettagli che l’altro non ha neppure notato. Così succede per la nostra memoria. Tutti i nostri ricordi sono filtrati. Non solo, esistono anche dei falsi ricordi. Succede spesso che i bambini rimangano impressionati da scene che vedono alla TV a tal punto da pensare di averle vissute in prima persona. nell’ipnosi regressiva dunque è possibile accedere a questi ricordi, talvolta rimossi dalla nostra mente, ma tutto ciò che vediamo nello stato di trance non è detto che sia la verità. Tuttavia poco importa se ciò che vediamo non è la verità, proprio perché il passato non si può cambiare. I ricordi potranno essere anche fasulli, ma ciò che è assolutamente autentico è l’emozione legata al recupero di quel ricordo. Dovendo dunque la terapia andare a lavorare sulle emozioni bloccate, non ci interesserà sapere se ciò che si recupera in ipnosi regressiva sia verità o solo frutto della nostra fantasia. Ciò che è fondamentale invece è comprendere il perché la nostra mente inconscia abbia prodotto quelle immagini, comprendendone il valore strettamente emotivo. Ed è grazie a questo che il processo del cambiamento è possibile.

L’ipnosi regressiva può essere dunque un valido strumento per trovare chiavi di lettura nuove che ci permettano poi di attuare il cambiamento verso una più piena coscienza di sè.

Un percorso di ipnosi regressiva è un tipo di lavoro psicologico o spirituale che utilizza l’ipnosi per aiutare una persona a esplorare ricordi, emozioni o esperienze passate che potrebbero avere un’influenza nel presente.

Questo tipo di percorso può avere diverse finalità, a seconda dell’approccio usato: terapeutico, esplorativo, spirituale o simbolico.

 

Cos’è l’ipnosi regressiva?

È una tecnica che permette, attraverso uno stato modificato di coscienza (ipnosi), di “regredire” nel tempo, ovvero di accedere a:

  • Ricordi dell’infanzia o della vita prenatale (ipnosi regressiva terapeutica)
  • Memorie di vite passate (ipnosi regressiva spirituale o esoterica)
  • Contenuti inconsci o simbolici legati a traumi, blocchi o dinamiche interiori

 

Come funziona un percorso di ipnosi regressiva?

Ecco le fasi tipiche:

1. Colloquio iniziale

  • Il terapeuta o operatore esplora i motivi della persona: ansie, blocchi, fobie, dolore emotivo, domande esistenziali…
  • Vengono chiarite aspettative, intenzioni, limiti e possibili reazioni.

2. Induzione ipnotica

  • Il praticante guida la persona in uno stato di rilassamento profondo tramite voce, respirazione, visualizzazioni.
  • Non è sonno: è uno stato di coscienza focalizzata in cui l’inconscio è più accessibile.

3. Fase regressiva

  • Si “scende” verso ricordi passati (es. infanzia, nascita, esperienze dimenticate).
  • Nella regressione spirituale, si può accedere a vite precedenti o esperienze tra una vita e l’altra (secondo chi ci crede).
  • L’obiettivo è rivivere simbolicamente o emotivamente un’esperienza che può aiutare a sciogliere blocchi presenti.

4. Elaborazione

  • Si discute ciò che è emerso, si cercano connessioni con la vita attuale, si dà significato.
  • Possono emergere emozioni intense, immagini vivide, intuizioni.

5. Ritorno allo stato di veglia

  • Il praticante guida il ritorno alla piena coscienza, mantenendo uno stato di calma e integrazione.

 

A cosa serve?

Dipende dall’obiettivo. Ecco alcune applicazioni:

Obiettivo: Superare fobie o blocchi
Tipo di contenuti esplorati: Traumi dell’infanzia, eventi repressi

Obiettivo: Crescita personale
Tipo di contenuti esplorati: Comprensione di schemi ricorrenti

Obiettivo: Ricerca spirituale
Tipo di contenuti esplorati: Vite precedenti, karma, missione dell’anima

Obiettivo: Superare fobie o blocchi
Tipo di contenuti esplorati: Espressione di emozioni non elaborate

Obiettivo: Sviluppo intuitivo
Tipo di contenuti esplorati: Connessione con l’inconscio profondo

 

Ci sono rischi?

No, è però fondamentale affidarsi a operatori qualificati, meglio se con formazione psicologica.

  • Falsi ricordi: la mente può “creare” scenari non reali (non è una macchina del tempo).
  • Riemersione di traumi: senza un adeguato contenimento emotivo, può essere destabilizzante.
  • Dipendenza da esperienze “speciali”: alcune persone cercano risposte fuori, invece che lavorare sulle responsabilità presenti.

Due approcci principali

1. Regressione terapeutica (non spirituale)

  • Basata su psicologia ipnotica (es. Eriksoniana)
  • Mira a rielaborare esperienze di questa vita

2. Regressione spirituale (vite passate)

  • Basata su una visione reincarnazionista (non scientifica)
  • Mira a comprendere nodi karmici, missioni, relazioni dell’anima

È scientificamente valido?

  • L’ipnosi clinica ha validazione scientifica in ambiti specifici (dolore, ansia, gestione di sintomi).
  • L’ipnosi regressiva alle vite passate, invece, non è supportata scientificamente: è considerata una pratica spirituale o simbolica.
  • Tuttavia, può avere effetti terapeutici soggettivi reali, anche se le esperienze vissute non sono “oggettivamente vere”.